AFORISMI

Lo strutturalismo sta alla letteratura come l’autopsia alla resurrezione dei corpi.

Chi è l’artistoide? Uno che si fa tutta l’arte addosso.

Giudico le persone dal loro aspetto fisico perché se dovessi giudicarle dal loro aspetto metafisico il verdetto sarebbe anche peggiore.

Quando certuni mi rivolgono la parola io non posso far altro che restituirgliela. Trattenerla presso di me potrebbe infatti avere conseguenze fatali.

Senza dubbio ci sono state epoche peggiori di questa. Ma questa è la prima che abbia elevato la mediocrità ad ideale. E non l’aurea mediocrità; la mediocrità stercoraria.

Il denaro dovrebbe essere valutato in base a chi lo possiede. Con una certa cifra un farabutto o un idiota dovrebbero potersi comprare una coppia di pane. Con la stessa cifra un uomo onesto o di talento dovrebbe potersi comprare la panetteria. Così un’oncia di giustizia sarebbe ristabilita.

C’è un vantaggio a frequentare persone stupide: dopo si scrive meglio. Stando con persone intelligenti invece si ha la sensazione che il mondo non sia poi così brutto, e non viene voglia di sedersi alla scrivania per ritoccarlo un po’.

Per gli scrittori che partoriscono in continuazione si può parlare di gravidanze isteriche; per quelli che scrivono dopo aver letto qualcosa di fecondazioni assistite. In entrambi i casi ad essere generate saranno creature infelici.

Oggi l’uomo medio è fondamentalmente amorale. Farebbe un passo avanti diventando almeno immorale.

Chi ci accusa di essere pessimisti è non di rado fra le cause del nostro pessimismo.

Non sopporto chi ha l’abitudine di ridersi addosso.

Solo gli sciocchi si preoccupano della realtà che li circonda. Gli intelligenti circondano la realtà.

Non sempre un poeta è facondo. Talora balbetta, o addirittura tace. Talora ha parole che scorrono come torrenti di fuoco. Chi ha sempre qualcosa da dire, non ha mai niente d adire.

Un autentico poeta ha due penne: l’una versa inchiostro infernale, l’altra inchiostro celeste. Senza la prima, dalla seconda non sprizzerebbero che fiori finti e stelle di cartone; senza la seconda, dalla prima non sgorgherebbero che fiumi di tenebra.

Il mondo è il luogo dove non si è mai dove si è. Un cuore puro batte sempre per l’altrove.

Ormai ci sono così tanti poeti che quando mi imbatto in qualcuno che non scrive non posso trattenermi dal chiedergli quale sia il segreto della sua ispirazione.

L’arte dovrebbe generare le idee, non le idee l’arte.

Una delle frasi più stupide e quindi più popolari è “vivi come se non dovessi morire mai”. È dall’accettazione della morte che ogni splendore scaturisce.

Ciò che in questo mondo è arte, altrove è gloria.

Solo gli angeli più spirituali credono nell’esistenza degli uomini. Gli altri non arrivano a concepire che esseri tanto disgraziati abitino sotto il cielo della luna.

Chiedere alla luna cosa fa in cielo è certamente più religioso che arrivare vergini al matrimonio.

Chi non fa incontri interessanti nella solitudine della sua stanza, conta invano di farne nel brulichio di una metropoli.

Una verità scientifica è vera senza alcuna conseguenza per me e con ogni conseguenza per chiunque. Una verità poetica è vera senza alcuna conseguenza per chiunque e con ogni conseguenza per me.

L’aforisma non fa pensare, ma mostra l’insufficienza del pensiero come pensiero razioide e calcolante, e la necessità del pensiero come fosforescenza ed esplosione.

Chi dice che io son pessimista non è che mi fraintende. Semplicemente non sa leggere.

Verrà un giorno in cui tutti saranno costretti a laurearsi. Deprimenti meriggio dell’umanità quando il sapere non sarà che carta straccia, e noi non avremo altra possibilità che chiedere asilo agli aborigeni australiani, sempre che nel frattempo non siano stati indotti a studiarsi in chiave antropologica ed etnografica.

Scrittore timido, indolente, modesto o austero, l’aforista è per certo uno scrittore. Cosa che non tutti gli scrittori sono.

Sospettiamo un certo talento in chiunque non si dedichi allo studio di una qualche disciplina.

Dove non c’è cultura c’è un’associazione culturale. Dove non vale la pena che qualcosa sia stampato, diuturni gemono i torchi tipografici. Il talento, quando appare, getta lo scompiglio tra gli associati culturali e ai torchi di tipografia intima un provvido riposo.

Speriamo sempre qualcosa dalla vita, ma mai pensiamo alla speranza che la vita ripone in noi.

È più la vita una fuga dall’arte che l’arte una fuga dalla vita.

Tanto il maledettismo quanto il benedettismo sono stereotipi fuorvianti. Il poeta è un angelo che canta stramazzando per declivi infernali.

Nessuna vittoria mi piegherà.

Esistono uomini il cui massimo piacere intellettuale consiste nel sedersi una volta al giorno sulla tazza del water.

Non dire mai male di nessuno è come non dire mai bene di nessuno.

Quelli che io insulto non devono sentirsi dei privilegiati. Probabilmente li ho scelti solo perché il loro nome suona bene.

Chi non ha mai tempo non è degno di uscire dal tempo.

Essere disgustati dalla vita no significa non amarla. Al contrario, se ne è disgustati proprio perché la si ama.

Chi fa del sesso una ragione di vita è un miserevole. Già meglio chi fa del sesso una ragione di morte.

Il male non fatto è reso.

L’unica satira possibile è orami la letterale citazione della realtà. La realtà tra virgolette.

Di fronte ad un filosofo la domanda da porsi è: “il suo pensiero ha a che fare con la mia vita?” Se la risposta è no, quel filosofo non ci interessa. Anche perché non è un filosofo.

A volte nella vita capita di avere la sensazione di farcela. Ma poi ci si riprende subito.

L’umorismo è l’altro nome dell’intelligenza.

Tutti hanno diritto di esprimere la propria opinione. Naturalmente alcune opinioni valgono più di altre. E questa non è una mia opinione.

Saremmo certamente meno infelici se non pretendessimo di essere felici.

La vita è piena di occasioni da perdere al volo.

Una donna stupida non può essere sensuale. La sensualità implica un grado, sia pur minimo di intelligenza. E a ben vedere non può neanche essere veramente bella. D’altro canto una donna brutta non diventa bella perché intelligente. Diciamo che la bella stupida e la brutta intelligente si incontrano a metà strada.

La speranza non è mai vana. Solo la disperazione lo è.

Trovo che x sia molto maturato dopo l’esperienza della morte.

Ormai la vita è ridotta a una metafora. Serve solo per alludere a una partita di calcio.

Un uomo senza scrupoli che prima fa di tutto per ottenere i favori sessuali di una donna, e non appena li ha ottenuti, la sposa.

Quando Dio, creato il mondo, ha visto quello che aveva fatto, deve aver sentito il cielo franargli sotto i piedi.

Nella religione deve esserci qualcosa di vero. C’è qualcosa di vero perfino nella scienza!

Oggi non si muore più. Si “scompare”. In qualità di comparse si prende congedo dalla vita.

La nostra società persegue la democrazia anche nel pensiero: capire meno, capire tutti.

Se fosse per i poeti, si dice, il mondo non andrebbe avanti. Ma infatti non dovrebbe andare avanti!

La necessità che pochi hanno di creare compensa la fregola che troppi hanno di vivere.

Beati gli eroi che non hanno bisogno di un popolo.

Il linguaggio è una ferità. È tutto quello che abbiamo, è tutto quello che ci manca.

Non è difficile dire sempre quello che si pensa, specialmente quando non si pensa affatto.

Certe donne sono talmente frivole… Una sera le vedi in compagnia di un uomo, e la sera dopo le vedi già con lo stesso!

Essere colti significa imparare a non leggere l’ultimo libro che esce.

Le biografie dovrebbero più propriamente chiamarsi tanatografie.

La poesia per l’amata non procede dall’amata, ma la precede. Semmai è l’amata che procede dalla poesia. In ogni caso l’amata non può prescindere dalla poesia, mentre la poesia può prescindere dall’amata. Naturalmente, se l’amata è immaginaria, la poesia ci guadagna in realtà.

La decadenza del mondo è un sintomo della decadenza del linguaggio.

Non odio per paura di rimanere deluso.

Certo, il poeta deve partire dall’esperienza. Ma se si ferma all’esperienza faceva meglio a non partire.

Il settore terziario è ormai scrivere libri.

Solo chi ha sofferto può dire parole che varcano la periferia dell’anima.

L’ottimismo è una bella cosa. Occorrerebbe magari stabilire se non sia determinato dall’imbecillità.

Morire potrebbe essere indimenticabile.

Il pianto è autistico, e trova, nel migliore dei casi, un consolatore. Il riso è empatico, e non gli manca mai un adepto.

È molto comodo incolpare noi stessi per la nostra infelicità, quando dovremmo o piuttosto incolpare gli altri.

La malattia rivela ciò che siamo. La salute ciò che siamo destinati ad essere.

L’arte è una deroga concessa all’universo.

Forse gli aborti sono anime che ci hanno ripensato.

Scegliere di amare qualcuno ci cautela dal dover amare il resto dell’umanità.

Chi ha talento è spesso impedito da mille lacci visibili e invisibili. Chi di talento è privo può invece esplicarlo senza impedimento alcuno.

Gli scrittori veri sono quelli che ti siedono accanto mentre leggi i loro libri.

Quanti scrittori costretti per vivere a fare anche gli impiegati dovrebbero essere messi nelle condizioni di fare soltanto gli impiegati!

La società vive ai miei margini.

Ormai non sono più gli uomini a farsi delle opinioni, ma le opinioni a farsi gli uomini.

Il lettore di razza non è soltanto quello che legge molti libri, ma anche quello che ne sbaglia pochi.

Generare implica condannare a morte.

Se devo ridurmi a fare del “buon sesso” preferisco diventare un asceta. O perfino un piccolo emulo del famigerato marchese.

L’attività sessuale è non di rado una sublimazione dell’inattività spirituale.

L’arte o è l’ultimo passo prima della carità o non è niente.

Il papa dovrebbe stare più tranquillo: se dio è non si fa certo fermare da un preservativo!

Non mi è mai mancata una donna pronta ad asciugarmi i sorrisi.

Se dio non è certo, è almeno certa la sua mancanza.

La vita è un viaggio verso l’invisibile; e questa è, nelle tenebre del visibile, l’unica certezza. Ovvero, che la vita sia un viaggio verso l’invisibile; questa è, nelle tenebre del visibile, l’unica speranza.

Trovo più interessante un analfabeta di uno che dopo i venticinque anni continui a studiare, e per giunta lo dichiari pubblicamente.

Non sono poche le coppie in cui è lei a mettere incinta lui.

Oro ergo sum; sum ergo oro.

Le donne sono indiavolate consumatrici di “letteratura” erotica. Ciò dipende dal fatto che non sono abbastanza intellettuali per lasciarsi attrarre dalla pornografia.

Mentre la sofferenza non annoia mai, non c’è nulla che venga più velocemente a noia della felicità.

C’è stato un tempo in cui tutti avevano scritto o stavano scrivendo o avrebbero scritto un libro. Quel tempo non esiste più: oggi, infatti, tutti hanno scritto o stanno scrivendo o scriveranno un bellissimo libro.

Quando io prendo la parola questa mi ringrazia e acconsente perfino a farsi ingravidare. Quando x prende la parola, lei comincia ad urlare e quindi lo denuncia per molestie.

Regalate una tomba. Una tomba è per sempre.

Il genio è l’unica cosa che so fare. E cerco di farlo con la più grande umiltà possibile.

A pochi è dato di precipitare in un abisso. Per la statura dei più una pozzanghera è più che sufficiente.

Solo secondariamente si riconosce un vero lettore per il fatto che ha letto un’infinità di libri. È innanzitutto un vero lettore chi ha letto un’infinità di volte una stessa poesia, o la stessa pagina di un certo romanzo.

Quando non si trovano le parole è perché le parole non vogliono farsi trovare.

Non esistono persone davvero felici. Quelle che si spacciano per tali hanno soltanto rimosso il dolore; oppure sono sufficientemente stupide per non provarne. D’altra parte non esistono persone  davvero infelici. Quelle che si credono tali sono soltanto incapaci di vedere la Gioia.

Quandanche la scienza fosse la verità ultima, proprio non vedo per qual motivo le sue scoperte dovrebbero esaltarci.

Alla domanda se sia più importante la libertà o la giustizia io rispondo: è più importante il silenzio.

In questo mondo siamo come steli senza fiore. Un altro mondo dove il fiore germogli deve necessariamente esistere. Altrimenti proprio non so spiegarmi lo stelo.

Se Dio non esiste l’uomo non ha scampo. E il superuomo è l’unica possibilità. Una possibilità peraltro assai remota, per non dire del tutto fantasiosa. Il sottouomo, di contro, è molto più di un’ipotesi: è una certezza.

Ormai non ci sono più storie da raccontare; ci sono soltanto epiloghi.

Il male è uno scandalo solo per chi abbia un qualche sentimento religioso. Per chi ne è privo non è che un accidente.

L’esperienza non è tutto. Altrimenti il poeta che domandò alla luna cosa facesse in cielo, dovrebbe sapere dell’amore meno di un playboy della riviera romagnola.

Essere giusto porta ad essere solo.

Preferisco incontrare un assassino che un dilettante che voglia dirmi cos’è per lui la poesia. Questa paura è tale che mi vedo costretto a girare con in tasca una pastiglia di cianuro.

C’è nel mondo abbastanza male per disperare e abbastanza bene per sperare. A noi la scelta.

Per certuni amare è difficile perché è difficile trovare qualcuno che valga più della loro solitudine.

Ormai ci sono così tanti poeti che è diventato difficile resistere al fascino dell’impiegato.